Desta grandissimo interesse ai giorni nostri la pizzica, eseguita con tamburelli, fisarmoniche, violini e chitarre in occasione delle numerose feste e sagre locali che, con il suo ritmo incalzante, è in grado di coinvolgere il pubblico in balli e canti travolgenti. Si distinguono sostanzialmente tre tipologie di danza. La prima è la Pizzica tarantata, ovvero la danza curativa “ballata” durante il rito di guarigione a Galatina. Le tarantate si recavano in questa cittadina, più precisamente da San Paolo che aveva il potere di guarire dal morso della taranta, attingendo all’acqua miracolosa contenuta nel pozzo della Chiesa a lui intitolata. La seconda è la Pizzica scherma, ballata a Torre Paduli (frazione di Ruffano) in occasione della festa di San Rocco. Si tratta della famosa danza delle spade, durante la quale due uomini si sfidano in un duello con coltelli al suono di tamburelli e armoniche per risolvere le controversie d’onore. Una danza elegante, in cui oggi i coltelli sono sostituiti dalle dita indice e medio. Infine, la Pizzica de core che invece è un ballo sensuale saltato eseguito da un uomo e da una donna. I due si corteggiano scambiandosi sguardi e gesti senza mai toccarsi. Elemento chiave di questa danza è un fazzoletto, sventolato da lei ed ambito da lui.