3 ville del Salento e il fascino delle contraddizioni
Gli ultimi due anni sono stati gli anni d’oro per l’interior in stile nordico a tutte le latitudini e adesso sta arrivano in tutta Europa e nel mondo, in tutte le discussioni che riguardano arredamento e benessere, la parola “Hygge” trait d’union tra questi due concetti, appunto: piacere stare in casa e benessere ad esso collegato e cura nei dettagli più quotidiano degli interior.
Andiamo per ordine: quali sono i principali e più affascinanti elementi dello stile nordico?
Per iniziare, la presenza di bianco e colori neutri, alternando anche un utilizzo sapiente di dettagli grigio e antracite che non tolgono accoglienza.
Poi la pulizia e un senso diffuso e metodico di ordine che serve non solo per l’ordine mentale ma anche per catturare e diffondere meglio la luce.
Quindi l’utilizzo di legno, ferro battuto e aspetti per lo più mininal nella disposizione dei mobili e soprattutto dei soprammobili.
Veniamo ad un’aggiunta fondamentale relativa non solo all’interior in stile nordico ma al modo con cui viene vissuta la casa e il suo arredo: Hygge è un termine danese che vuol dire creare senso di accoglienza con odori gradevoli e luci (molta luce naturale di girono e luci soffuse la sera), candele dal profumo tenue, disposizione dei mobili in modo gradevole ma soprattutto comodo e confortevole così da aumentare la voglia e il piacere di stare in casa.
Quanto detto si lega alla perfezione con lo stile di vita del Nord Europa in cui gli inverni sono lunghi e rigidi e stare in casa deve essere un piacere perché nel lungo e buio inverno le alternative non sono moltissime.
Ma che cosa avviene quando il nordico e il concetto stesso di “Hygge” toccano lo stile di vita mediterraneo e… una casa al mare?
Ecco come, proprio nel Salento, avviene la magia, con queste ville con vista mare eppure un po’ nordic e molto “hygge”.
Quando il salotto “Hygge” è… una terrazza con vista mare
I dettagli del benessere possono essere sapientemente spostati dall’interior agli esterni, creando atmosfere tali da non sentire il bisogno di null’altro per essere felici e sentirsi bene, da soli o in compagnia.
Casa il Loggiato, affacciata sul bellissimo litorale di Santa Cesarea Terme, risolve il contrasto “restare in casa o uscire” con un terrazzino all’aperto più accogliente di un divanetto con camino accesso nel periodo di Natale. Nel passaggio dall’esterno all’interno si può persino non percepire la variazione di luce, tanto essa è presente in ogni angolo della zona living.
L’energia della luce resta negli spazi anche nelle ore serali, quando si mischia alla bellezza delle atmosfere di questo bellissimo tratto di costa, con le sue luci e bellissimi panorami.
Il terrazzo è sufficientemente grande da accogliere lanterne, candele, tappeti e odori di vino e cucina.
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Luce che viene proprio dal mare e dal cielo azzurro del Salento
Se il nordico si lega ad una particolare abilità dell’interior designer di captare la luce e diffonderla al meglio attraverso ordine e pochi orpelli, in prossimità del mare la luce ben captata non solo porta ad un senso di accoglienza e benessere ma anche a far sentire molto ampi spazi più ridotti.
Casa Calischia, affacciata sul mare di Gallipoli, diffonde la sua luce proveniente dal mare e dal cielo e rende particolarmente ordinati e accoglienti anche i dettagli shabby chic presenti nel complesso di interior tendente al total white.
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Total white “contaminato”
La contaminazione nel Salento sa toccare l’apice della bellezza proprio grazie alle contraddizioni e ad accostamenti così audaci da diventare eleganti e… perfetti.
Ne è esempio Villa Mias, sul versante ionico di Santa Maria di Leuca: essa abbraccia il concetto di total white ma denuncia, più che tradire, la sua essenza mediterranea nei dettagli in pietra e calce, prima che nei suoi exterior caratterizzati da uliveti e odori mediterranei.
La sua componente nordica di total white, la sua classe minimal che si nutre di luce come elemento di arredo, la rende eterea e accogliente, altera e materna.
Ricercare nei suoi dettagli gli inserti di cultura mediterranea contadina, sempre e comunque rivestite e travestite di bianco, confonde, shocca, fa sorridere.