Santa Maria di Leuca è una cittadina ricca di suggestioni, anime differenti, storia e ispirazione. Conosciamola meglio, in alcuni di questi suoi aspetti

Santa Maria di Leuca è un punto di interesse molto suggestivo del Salento.
Lontana circa 80 km dalla città di Lecce, già solo il percorso per raggiungerla è ricco di bellezza, che lo percorra dal litorale che vede scorrere il mar ionio da un lato e il mare adriatico dall’altro, o dall’entroterra, florido e mediterraneo.

Santa Maria di Leuca è un punto, un apice, un limite che unisce le due anime del Salento, quello legato al mar ionio e quello legato all’Adriatico.

Perché no, Ionio e Adriatico non sono solo due mari che bagnano il Salento da due versanti, ma sono due diversi modi di vivere il mare che hanno, in qualche modo, nei secoli, segnato anche due diversi modi di stare al mondo tra gli abitanti del territorio.

Scoglioso e cangiante l’adriatico, verde smeraldo e irrequieto per il suo essere esposto a diversi venti;
azzurro, quasi sempre calmo e accompagnato da spiagge sabbiose lo ionio.

Le due anime del Salento sono queste e si incontrano qui, in questa città-madre che riunisce l’anima di chi vive e di chi viaggia qui.

Cosa vedere a Santa Maria di Leuca e dintorni: gli hotspot della cittadina

• Chiesa del Cristo Re, chiesa in stile romanico gotico, al centro della cittadina.
• Basilica di Santa Maria De Finibus Terrae, collocata sul promontorio japigeo. Si narra che questa Basilica fosse anticamente il tempio della dea Minerva trasformato in luogo di culto cristiano da San Pietro, che si fermò qui durante il suo viaggio verso Roma.
• Colonna Mariana (proprio sul piazzale antistante la Basilica)
• Faro di Leuca, alto ben 102 metri, di cui 48 al di sopra del livello del mare
• Porto Vecchio, da raggiungere dalla Basilica tramite un bellissimo percorso a piedi, che si snoda in due rampe di scale di 300 gradini l’una, al centro delle quali è stata realizzata una cascata artificiale, fino a giungere alla
• Colonna Romana
• Le ville in stile liberty, molte delle quali spiccano in bellezza e si vedono già dalle strade carrabili all’avvicinarsi alla città. Esse raccontano una storia alternativa a quella del Barocco per cui il Salento artistico è noto.

Dal punto di vista naturalistico, Santa Maria di Leuca è particolarmente apprezzata dagli amanti di immersione subacquea e di paleontologia.

Le sue “grotte” meravigliose uniscono gli appassionati di escursioni in natura e storia antica.

Gli avamposti che ti suggeriamo di vedere son le Grotte di Rada, le Grotte di Ponente e le Grotte di Levante, le Grotta Porcinara e Grotta del Diavolo, fra le più rinomate e visitabili via terra.

Poi ci sono le Grotta del Fiume, le Grotta Treporte, le Grotta dei Giganti, le Grotta della Stalla, le Grotta del Drago, le Grotta Grande del Ciolo.

Un territorio che unisce verde intensissimo e l’azzurro del mare

Il territorio e la città di Santa Maria di Leuca è spesso e per ovvie legittime ragioni associato al mare. In realtà è anche un’area molto verdeggiante, con una fitta macchia mediterranea.

Uno scenario simile è presente anche nelle ville di charme che puoi affittare per il tuo soggiorno, come Villa Le Macchie, la cui piscina è letteralmente protetta e abbracciata da un lato dal fitto bosco (privato) di pini mediterranei e dall’altro dal mare.

Sappiamo bene che il territorio salentino è legato, nell’immaginario di chi ama viaggiare e conoscere città e natura, anche agli ulivi.

Infatti alla natura “wild” delle foreste di pineta, si unisce quel paesaggio più rassicurante e “ordinato” degli uliveti, nella fattispecie i più resilienti che hanno resistito e ancora resistono alla terribile epidemia di Xylella degli ultimi anni.

Ne vediamo di bellissimi ad accompagnare il paesaggio di Villa Maria, con uno stile minimal, retro e pulito e con dettagli shabby e vintage che lasceranno ammaliati gli amanti del genere.

Scopri altre bellissime ville con piscina e vista mare a Santa Maria di Leuca. 

Santa Maria di Leuca e dintorni ti permetterà di vivere aspetti del Salento altrove impossibili da sentire e vedere con chiarezza: dalla dicotomia tra classico e moderno, selvaggio e antropico… adriatico e ionico.