Salento selvaggio: i luoghi più belli per animi wild
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Salento selvaggio: i luoghi più belli per animi wild

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Non solo centri storici pieni di cultura, non solo mare con spiagge e scogliere accompagnate da lidi e servizi, il Salento è una terra che nasconde e custodisce territori “selvaggi”, in cui la natura è irruenta, avvolgente, di enorme impatto sulla mente e sull’anima, non solo alla vista.

Soprattutto, il Salento è una sub regione che accoglie, tra l’altro, molte aree protette e parchi regionali creati appositamente per tutelare l’essenza selvatica e la flora e fauna di diversi territori.

Ecco un elenco di luoghi per gli amanti dei posti di natura incontaminata e autentica, in Salento.

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Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio

Noto agli autoctoni come “Parco di Rauccio”, quest’area naturale protetta è anche ospite di attività per amanti della biodiversità che si tengono nel corso dell’anno.

Il parco si stende su 1600 ettari, lungo il litorale adriatico a nord di Lecce e il suo strano nome deriva dal nome dell’antico proprietario della masseria fortificata e del bosco attiguo, tale Raguccio Maresgallo.

La biodiversità che custodisce è vastissima e il suo panorama è per certi aspetti speculare, il negativo di quello di Porto Selvaggio, perché bacia l’altro litorale, quello adriatico, con colori di un verde e di un azzurro più tenui, più vivaci, meno intensi e scuri.

Ulteriore curiosità local: il parco di Rauccio è la meta preferita dai leccesi per Lu Riu, la pasquetta tradizionalmente festeggiata dagli abitanti di di Lecce, il giorno dopo il Lunedì dell’Angelo.

Riserva Naturale Le Cesine

Sempre sull’Adriatico si trova le meravigliosa riserva naturale delle Cesine, oasi WWF. 

Questi 348 ettari di natura palustre ospita diversi habitat che la rendono un notevole scrigno di biodiversità: stagni, boschi a pino d’Aleppo, boschi di leccio, gariga e paludi costiere.

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Cava di Bauxite Otranto

Della Cava di bauxite di Otranto ne abbiamo parlato anche nel nostro elenco dei panorami più surreali che puoi ammirare solo in Puglia. 

La cava è un giacimento del minerale bauxite, non più operativo dal 1976, dove si è formato un lago dal colore verde smeraldo di un’intensità surreale, come il resto del panorama che si apre agli occhi del visitatore.

Le acque che, tramite infiltrazioni nel terreno, hanno riempito questa cava, hanno creato negli anni un nuovo ecosistema lacustre e un alternarsi di colori fortissimi che dal rosso virano violentemente al verde.

Puoi raggiungere quest’area in auto, andando da Otranto a Santa Cesarea. L’auto non può arrivare (per fortuna) fino alle cave. È necessario lasciare la macchina alla fine di una stradina sterrata e procedere a piedi.

Area naturale marina protetta Porto Cesareo

isola dei conigli
Isola dei Conigli, Porto Cesareo

Anche la nota località di Porto Cesareo, amata per le sue spiagge attrezzate per tutti i gusti ha un’area naturale marina selvaggia e protetta nella sua biodiversità.

Frequentata dagli amanti dello snorkeling, l’Area naturale marina protetta di Porto Cesareo consente di ammirare specie di piante e animali dai colori intensi.
Porto Cesareo nasconde anche l’area selvaggia (e protetta) Palude del Conte e Duna Costiera, che termina a sud con Torre Inserraglio e a nord con Punta Prosciutto.

Gli scenari che si alternano presentano dune altissime e spiagge bianche e oro, mentre a sud si trovano scogli bassi e frastagliati.

In entrambi gli scenari, di fronte a te si staglia il mare azzurro intensissimo dello Ionio e alle tue spalle il verde intenso della macchia mediterranea più profonda.

Parco di Porto Selvaggio

Porto Selvaggio

Il Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano è un’area di ricca macchia mediterranea, zona protetta anche inserita nel FAI (fondo ambiente italiano).

Questa zona è molto amata anche da chi cerca aree di mare scogliose, in cui gli odori della macchia mediterranea accompagnano tuffi, passeggiate ed esplorazioni delle baie e conche nascoste.

Per arrivare al mare, è necessario indossare scarpe comode e portare un “bagaglio leggero”, perché il tragitto in discesa all’andata e in salita al rientro è sfidante per chi è meno allenato.
Ma la meta val bene il tragitto, perché il mare è di un azzurro spettacolare.

Isola di Sant’Andrea

isola di sant'andrea
CC
Paolo Damiano Dolce

Il nome completo e ufficiale di quello che per i local è il luogo magico de”l’Isola di Sant’Andrea” è Parco Naturale regionale Isola di Sant’Andrea – Litorale di Punta Pizzo.

Lo scenario marino meraviglioso di Punta Pizzo, può essere da qui raggiunto attraversando una pineta ricca di odori di mirto e rosmarino. Il mare è di un colore trasparente. Andando verso sud la sabbia lascia il posto agli scogli di Punta della Suina, anch’essa di notevole bellezza, di certo più nota agli habituée del Salento.