Che la Puglia e le sue diverse sotto-aree non siano solo territori fatti per godere di un bel mare e buon cibo, non siamo certo noi i primi e i soli a dirlo.
Il territorio è così vasto e variegato da consentire il pieno godimento per tutti gli amanti di ogni tipo di attività all’aperto.
Il Salento è il luogo ideale per uomini e donne d’azione ma anche per spiriti slow e contemplativi, che amano sperimentare nuovi percorsi e ammirare scenari inediti, che amano l’avventura e vogliono mettersi alla prova.
Molti dei sentieri naturali che indicheremo oggi sono anche perfetti per famiglie e per insegnare ai più piccoli le bellezze della flora e della fauna da osservare e proteggere.
Ci dedichiamo infatti al trekking, attività molto praticata anche dagli abitanti della regione, che consente con diversi gradi di difficoltà di ammirare le il territorio nei suoi aspetti più nascosti e sconosciuti ma assolutamente imperdibili.
Ti daremo alcune indicazioni per 15 percorsi di trekking, di difficoltà medio bassa, di bellezza decisamente alta.
Inizia a prendere nota, prepara le scarpe adatte e inizia a pensare all’ipotesi di conoscere il Salento nei suoi percorsi naturalistici da fare a piedi.
Le vie degli arbusti sempreverdi
Il primo itinerario che proponiamo per chi ama le escursioni naturalistiche e il trekking, è quello dell’area di Otranto, denominato “Orte-Palascia”.
Si estende per sette km di terre rosse lungo le quali è possibile incontrare esemplari di flora locale quali il salvione giallo, il timo arbustivo, vincetossico adriatico. Nel cammino diretto al faro della Palascia, dove si trova un osservatorio ecologico permanente e un museo naturalistico e da dove si ammira un panorama bellissimo, sarà possibile intravedere specie di falco pellegrino e falco della regina. Su questo percorso, verso la baia dell’Orte, un altro spettacolo unico è caratterizzato dal lago verde smeraldo che si è formato in una cava di bauxite.
Il punto di partenza ideale per questo percorso è la Masseria Orte di Otranto.
Proseguendo verso Sud, altro sentiero molto amato da chi pratica trekking è il Sentiero Masseria San Giovanni, lungo il quale è possibile conoscere i tipici lecci da cui prende il nome il capoluogo salentino e altri tipi di quercia. Questo percorso offre anche uno spaccato sulla passata vita contadina, grazie alla presenza di antiche ‘pajare’ (rimesse contadine) in buono stato o ristrutturate.
Per chi ama osservare arbusti e scegliere tracciati dalla ricca vegetazione, il Sentiero Belvedere è un percorso da non perdere. Parte dal comune di Diso e attraversa un sentiero di ulivi e pinete lungo la litoranea. Seguendo con lo sguardo il mare cristallino della Baia dell’Acquaviva, si intravede in lontananza la città di Castro.
Tre sentieri delle torri
Con questo percorso che parte da Marittima, possiamo scegliere fra tre sentieri leggermente diversi: il primo è Torre Lupo, punto panoramico con un’interessante flora, tra cui tre diverse specie di orchidee.
Scendendo verso Tricase, ritroviamo percorsi delimitati da torri di vedetta, come il Sentiero Torre del Sanno (nota anche come Torre del Mito). Molto praticato anche in bici e di particolare semplicità, il percorso è soprattutto in primavera un misto di odori di carrube, alloro, quercia vallonea.
All’altezza di Tiggiano, subito dopo la bellissima località di Marina Serra, si apre il sentiero di Torre Nasparo. È possibile percorrerlo per intero lungo tutti i 6,5 chilometri, partendo dal centro di Tiggiano sino alla torre, con un dislivello di circa 25 metri.
La sua naturale prosecuzione sono…
…le Vie del Sale di Corsano
Così complesso e diversificato da snocciolarsi in 5 itinerari che si dividono in ‘tratturi’ collegati da scalette in pietra, un tempo utilizzati da uomini e donne che lavoravano nelle saline del territorio. I nomi che identificano i 5 itinerari sono
– Itinerario del Sale
– Itinerario Torre Pecchia Grande – Cappella Santa Maura
– Itinerario Rusia
– Itinerario Mare
– Itinerario Canale Rio
Mille sfumature di Blu ad Alessano
Il Sentiero della Grotta Azzurra racchiude nel nome tutta la sua bellezza. Con partenza da Alessano, si sviluppa su un percorso di 500 metri e un dislivello di 4 metri che lo rende alla portata di tutti e di tutte. La grotta azzurra toglie il fiato per le mille sfumature di azzurro che la caratterizzano; il percorso semplice diventa ancora più prezioso perché conduce al Sentiero del Ciolo, il cui nome non risulta nuovo agli appassionati di Salento e dei tuffi mozzafiato (dal ponte del Ciolo, appunto).
Ciolo in dialetto locale vuol dire corvo, perché qui in passato si nascondevano questi animali, e questo luogo richiama diverse attività, tra cui anche quella del trekking i cui appassionati trovano un percorso caratterizzato da tipica flora dei percorsi rocciosi (fiordaliso salentino, campanula pugliese, garofano salentino, aglio delle isole, euforbia arborea).
Il sentiero del Ciolo parte da Gagliano del Capo (Via Ciolo) e si estende per circa 400 metri.
La fine della terra
La punta estrema del Salento non stupisce solo per la bellezza del mare cristallino. Il comune di Castrignano del Capo offre agli appassionati due importanti sentieri escursionistici:
Il Canale delle Menghe
Lungomare di Leuca.
Il primo termine nel canale delle Menghe e si estende per 300 metri su un dislivello di 7. Fondo misto sterrato, roccia e asfalto lo rendono ulteriormente semplice e godibile.
Il Lungomare di Leuca invece ha la particolarità di svilupparsi su una passerella di legno ancorata alla scogliera sulla roccia. Visibili lungo il percorso le ville dai mille stili e il bellissimo faro. Il percorso è ideale anche per bambini e principianti.
Non ti stai già immaginando immerso in tutta questa bellezza?
Allora basta sognare, svegliati e pianifica il tuo prossimo viaggio nel Salento. Tre sole parole non bastano per descriverlo.