Un viaggio in auto è ancora un’esperienza amata da molte e molti, per la mancanza di orari, per la libertà di cambiare itinerario all’ultimo momento, il poter essere al 100% padroni del proprio percorso e di seguire i propri ritmi.
Un viaggio in Puglia si presta particolarmente bene alla modalità “on the road” perché dà la possibilità di vederla tutta, percorrendola nelle lunghe distanze che dividono l’estremità nord dall’estremità sud con un passo che è quello lento e contemplativo dell’estremità sud d’Europa.
Il Sud del Sud è il Salento, bellissimo e facile da percorrere in auto, grazie alle strade extraurbane, strade statali e tangenziali ma che ha anche tratti particolarmente belle da vedere scegliendo di percorrere la litoranea che unisce attraverso un giro più largo il versante marino adriatico (ad est) e ionico (ad ovest).
Oggi ti vogliamo indicare delle tappe da percorrere in auto e da tenere a mente perché imperdibili nella loro bellezza, per quel che concerne il versante Adriatico.
Lecce.
Prendiamo Lecce come ipotetico punto di partenza (anche se non è sul mare, ma a pochi chilometri).
Che tu voglia visitare o rivedere Lecce all’inizio o alla fine del tuo percorso, ti consigliamo di parcheggiare l’auto in una delle aree di sosta fuori dalle mura tra Porta Napoli e Porta Rudiae. Si tratta di parcheggi a pagamento nei giorni feriali e gratuiti la domenica e nei festivi. Oppure, sempre in questa zona, è possibile cercare un parcheggio gratuito nelle via parallele di viale dell’Università. Si tratta di una zona che si trova all’ingresso della città dalla quale è possibile iniziare a percorrere a piedi le bellissime vie del centro storico, ammirare i suoi monumenti in pietra leccese, gustare un rustico e/o un pasticciotto sorseggiando caffè in ghiaccio con latte di mandorla o una delle ottime birre artigianali locali.
Verso San Cataldo
Ma non esaurire a Lecce la tua quotidiana sopportazione di edonismo e bellezza, perché c’è ancora tanto da vedere.
Riprendi quindi la macchina e indossa i sandali (se ancora non lo hai fatto) perché a 10 km dalla città, percorrendo un rettilineo accompagnato da oleandri oppure percorrendo la tangenziale Est in direzione Otranto/Maglie e imboccando l’uscita 7b, arriverai a San Cataldo, il cui lungomare (Vespucci) alterna spiagge libere a lidi attrezzati. Una passeggiata assaggiando i lupini delle bancarelle e via…
Qui, un ostello della gioventù immerso nel verde di una pineta e con tanto di vista mare permetterà una sosta agli spiriti più giovani e raminghi.
San Foca
Percorrendo la costa in auto, seguendo la litoranea, da San Cataldo ci si dirige verso San Foca. Lascia il finestrino aperto a respira l’odore intenso di macchia mediterranea e mare. Arrivando a San Foca, siamo nell’area di Melendugno. Legambiente e Bandiera Blu hanno spesso omaggiato questo tratto di costa, quindi l’esperienza di un bagno va fatta. Come ti suggeriamo di fermarti per un pranzetto o aperitivo semplice in uno dei piccoli ristoranti sul lungomare Matteotti. Scelta consigliata: ricci di mare freschi e spaghetti con le cozze.
Uno dei luoghi più ritratti da foto e cartoline che non le renderanno mai giustizia come il viverla dal vivo, è la Grotta della Poesia, gola azzurrissima e piscina naturale in cui fare tuffi mozzafiato o immergersi dagli scalini fatti dall’uomo e dalla natura.
Torre dell’Orso
La meta successiva, amatissima da salentini e turisti, è la costa di Torre dell’Orso. Il tratto che unisce queste due località della marina di Melendugno è un acquerello che riassume l’essenza del territorio, tra gocce di buganville porpora, azzurro del mare e del cielo e varie sfumature di verde.
Torre dell’Orso è avvolta da una scogliera che abbraccia a mezzaluna una spiaggia lunga e dalla sabbia soffice. Non lontano dai Giardini del Sole ci sono dei parcheggi a pagamento. Se sei qui tra luglio e agosto conviene lasciare la macchina proprio in quest’area di sosta perché trovare altre sistemazioni potrebbe essere complesso.
Se ti fermi in serata, un luogo molto amato da tutti è “la casaccia”. Tanta gente, musica, movimento e un paesaggio sul mare che vale tutto il viaggio.
Proseguendo sulla litoranea San Foca- Otranto, rallenta.
Non tanto per motivi di sicurezza stradale quanto per l’incredibile bellezza del paesaggio, grumoso, arido a tratti e verdissimo in altri, muretti a secco e case coloniche, alcune decadenti altre rimesse a nuovo e riportate all’antico splendore.
Questa strada conduce di passaggio al Lago Alimini Grande, non balneabile, separato dalla spiaggia e dal mare da dune e pini.
Dopo una sosta di alcuni minuti o alcune ore per ammirare mare, flora e fauna locali, ti aspetta Otranto.
Otranto
Parcheggia l’auto al porto e vai a piedi nel borgo antico, nei suoi vicoli bassi e nelle parti alte dai cui muraglioni potrai ammirare il mare e le barche ormeggiate, sorseggiando un vino fresco locale.
Puoi scegliere se godere il piccolo lembo di spiaggia ai piedi della città o se allontanarti sulle spiagge libere più distanti (in questo caso dovrai andare o in auto o con le navette locali).
Se ami la notte, trascorrila qui. Una serata affacciati sul mare, le luci del faro, i suoni della cittadina e il suoi odori di cibo e mare.
Poi riprendi il tuo viaggio on the road alla volta di Porto Badisco, percorrendo la litoranea Otranto- Santa Cesarea.
Questo piccolo borgo di pescatori va vissuto a piedi: parcheggia nell’apposita area e raggiungi a piedi la baia e la sua spiaggetta.
Santa Cesarea
Quando sarai pronto a lasciare questo angolo di terra, riprendi l’auto e vai alla volta di Santa Cesarea, sulla litoranea Otranto- Leuca. Considerata tra le città più belle del Salento e della Puglia, per i suoi giardini fioriti e lo skyline animato dalle ville ottocentesche a strapiombo sul mare.
Qui l’accesso al mare è più complesso ma ne vale la pena: si accede da scalette agli stabilimenti e alle aree libere, in cui il mare è cristallino ma la costa è quasi del tutto rocciosa.
Ogni viaggio ha la giusta sosta. Noi ti consigliamo queste soluzioni
Castro
Riprendi verso la litoranea Santa Cesarea- Castro e fermati a circa tre chilometri a nord di Castro per ammirare la sua bellissima grotta della Zinzulusa (parcheggia nell’apposita area e percorri a piedi la strada sino alla roccia).
La grotta è una delle più importanti manifestazioni del fenomeno carsico italiano, con le sue rocce che sembrano stracci appesi (“zinzuli”, appunto., in dialetto locale), ed è percorribile a piedi, con un tour che consente di inoltrarsi sino a 150 metri nel sottosuolo.
Riprendi fiato e macchina e procedi alla volta di Gagliano del Capo proseguendo sulla litoranea Tricase- Leuca. Rallenta e ammira il Ciolo, considerato un piccolo canyon che si staglia nel blu, a strapiombo. Se ami i tuffi mozzafiato, ferma l’auto e sfida il tuo coraggio (è tra i luoghi più amati per i tuffi).
Arriviamo quindi alla fine della terra, Leuca, sulla costa rocciosa tra Punta Ristola (ovest) e Punta Meliso (est).
Sali sino al santuario di Santa Maria de Finibus Terrae per ammirare un panorama che sarà il degno coronamento del tuo viaggio on the road: la linea d’acqua che separa e unisce due mari, da contemplare restando lì, dove sembra che non si possa più andare oltre. Sembra, perché un viaggio non finisce mai, nemmeno dove finisce la terra.