Non solo una questione ecologica ed economica
Il riuso creativo, cioè il riutilizzo di vecchi oggetti, meglio se appartenenti ad una quotidianità passata e obsoleta, per fini di arredo non è più soltanto una scelta “pratica” ed economica, men che mai solo un’azione legata all’eco sostenibilità.
Per quanto permangano queste motivazioni nella scelta di riutilizzare vecchi oggetti o parti di essi per riarredare spazi da rendere unici e originali, oggi l’estetica è all’80% alla base della scelta del riuso creativo per il design di interni ed esterni.
Infatti il sapiente e intelligente uso di oggetti dismessi dando loro una seconda vita, palesemente diversa dalla precedente, è ormai una pratica di sapiente design, non alla portata di tutti dal un punto di vista creativo.
Che differenza c’è fra riuso e riuso creativo?
C’è infatti una netta e sostanziale differenza tra il riuso e il riuso creativo; il design è alla base del secondo mentre alla base del riutilizzo ci sono spesso altre motivazioni (da risparmio, al valore affettivo di alcuni oggetti ecc.)
Per non parlare del fatto che il riuso creativo ha un concept complesso, una base di fantasia e abilità geometrica e capacità di immaginazione non comune.
Un conto è infatti prendere un vecchio tavolino da lavoro e renderlo, con lavori di riverniciatura e restauro, un tavolo moderno, multiuso e grazioso; ben diverso è invece, ad esempio, prendere una vecchia anta di un armadio o un’antica porta di una masseria e renderla la spalliera di design di una camera da letto.
Questo lavoro di riutilizzo creativo è anche legato ad un riassetto generale degli spazi che devono essere armonici con la scelta fatta. Insomma, è un lavoro di design.
Non solo pallet e casse di frutta
Non sono certo solo i pallet e le tanto amate cassette della frutta a fare da padrone nel riutilizzo creativo: qualunque oggetto “liberato” dal suo abito utilitario originale può diventare orpello per case di design.
Dalle vecchie cornici che danno posto a nuovi specchi per interni o anche per esterni, come hanno concettualizzato gli interior designer di Villa Castriota, alle bottiglie che creano piccole serre verticali e antichi e pesanti oggetti della vita contadina che diventano eleganti mobili come in Villa Elia e Villa Rita, le quali ripercorrono al loro interno tutti i più noti leitmotiv del design del riuso creativo.
Dal design all’arte
Il riuso nel nome del design può diventare così complesso da un punto di vista di sforzo creativo ma anche per quel che riguarda la realizzazione pratica dal portare gli oggetti fuori dalla sfera dell’artigianato per diventare vera e propria arte, con la creazione di pezzi unici.
Ad esempio, all’interno di immobili di pregio come Casa Pagoda si possono trovare manufatti in cui il riuso diventa arte, ad opera di Maurizio Buttazzo, un artista salentino molto noto in tutta Europa.
Avevi idea che il Salento fosse terra di design basato sul riuso creativo, che trasforma l’artigianato in arte e i vecchi mobili in nuovi concept di design?