Una blogger e articolista di Huffington post USA (Ana Ojha) ha recentemente inserito gli ulivi secolari pugliesi nell’elenco di panorami incredibili e surreali sparsi per il mondo. Qui il post.
Sulla scia di questo articolo, abbiamo pensato a quanti altri panorami pugliesi meriterebbero di rientrare in questo elenco.
Ecco quindi a te un itinerario tutto pugliese di 5 luoghi surreali e impossibili da trovare altrove sparsi un po’ per tutta la Puglia.
Ideale per:
- chi ama stupirsi
- chi ama fare foto particolari (cui interesseranno questi itinerari fotografici in Puglia)
- chi cerca sempre cose inedite ovunque vada
1 – Ulivi secolari. Quali vedere?
Siamo d’accordo con chi dice che gli ulivi secolari della Puglia sono tra le cose più belle e al contempo strane che la natura ci ha dato.
Tronchi contorti che sembrano danzare da fermi, immobili eppure in movimento nel corso dei secoli, gli ulivi secolari pugliesi sono metafora di quanto una cosa possa cambiare, evolversi, migliorare eppure restare sempre se stessa. E tenere se stessa al centro di tutto, nonostante il mondo circostante che si trasforma.
Basta fare un giro in auto o in bici nella campagne del Salento e della provincia di Brindisi per non smettere mai di incantarsi.
Un posto particolare per vedere uno spettacolo incredibile di ulivi secolari è la così detta “grotta dei millenari”, una cavità alla fine di un percorso di campagna che si affaccia su una spianata da ulivi che si perde a vista d’occhio.
Questo luogo si trova all’interno di una proprietà privata. Un modo per visitarla e rivolgendosi all’associazione Millenari di Puglia, che può guidarti in molti altri percorsi tra gli ulivi.
Se ami il genere, ricorda che fa già parte dei patrimoni Unesco l’Ulivo Secolare di Borgagne, in provincia di Lecce, l’ulivo più anziano d’Italia (più antico del Colosseo e del Partenone).
2 – Cava di bauxite di Otranto
Non molto distante dal faro di Punta Palascia ad Otranto, si trova un giacimento di estrazione mineraria non più operativo (dal 1976) dove si è formato un lago dal colore verde smeraldo di un’intensità surreale, come il resto del panorama che si apre agli occhi del visitatore.
Le acque che, tramite infiltrazioni nel terreno, hanno riempito questa cava, hanno creato negli anni un nuovo ecosistema lacustre e un alternarsi di colori fortissimi che dal rosso virano violentemente al verde.
Puoi raggiungere quest’area in auto, andando da Otranto a Santa Cesarea. L’auto non può arrivare (per fortuna) fino alle cave. È necessario lasciare la macchina alla fine di una stradina sterrata e procedere a piedi.
Per fare un itinerario esclusivamente a piedi puoi partire dal Porto di Otranto, prendendo direzione Orte alla prima rotatoria (rotatoria della Madonna del passo). Alla rotatoria successiva, svolta a destra, dunque alla prima a sinistra (in questa fase vedrai una grande croce rossa alla tua destra).
3 – Incontro dei due mari a Santa Maria di Leuca
Abbiamo già parlato delle attività da fare assolutamente a Santa Maria di Leuca. Inutile dire che se si arriva qui, alla fine della terra, è decisamente il caso di andare in un mattino chiaro e senza foschia a punta Meliso, da dove è possibile scorgere meglio la linea di incontro del Mar Ionio e del Mare Adriatico. Non sarà difficile riprendere questa linea con un buon obiettivo fotografico e notare la palese differenza di azzurro delle due correnti d’acqua. Anche in questo caso, un incontro che porta due mari a non perdere mai la propria identità.
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4 – Grotte di Castellana
Vicino al comune di Monopoli (BA), molto bello e dalle spiagge molto decantate, si trovano le Grotte di Castellana, complesso carsico di grande importanza speleologica e di grande fascino.
Percorrerle è come camminare in un mondo parallelo e sotterraneo in cui la magia è aumentata dai nomi mitologici e fantastici dati alle diverse cavità.
Si possono percorrere attraverso un itinerario guidato di 3 km.
5 – Castel del Monte
Per quanto la maestosa fortezza fatta costruire da Federico II di Svevia nel XIII secolo offra un panorama umano e non naturale, la sua possenza inserita nel paesaggio brullo delle Murge occidentali lo rende unico nel suo genere.
Il mistero che lo avvolge, dal rigore matematico e astronomico della sua pianta e strutturazione, ai giochi simmetrici di luce nelle varie fasi del giorno e delle stagioni, i suoi innumerevoli simbolismi, attirano da sempre viaggiatori e studiosi.
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