Giardini nelle cave, ipogei e case rupestri: 3 comuni da visitare
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Giardini nelle cave, ipogei e case rupestri: 3 comuni da visitare

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L’entroterra del Salento è di interesse almeno quanto la sua lunga e variegata costa: centri storici con palazzi di grande valore architettonico e artistico, musei, aree di campagna con la cura della tipica macchia mediterranea.

Oggi parliamo di tre piccoli centri della penisola salentina posizionati nell’entroterra non troppo distante dalla costa, che hanno come particolarità il rapporto con la pietra e il modo sotterraneo del territorio carsico.

Luoghi di interesse storico ma anche con una forte componente mistica, che attira i visitatori che in questi luoghi possono vedere e vivere tradizioni e pezzi di storia altrove introvabili.

Avevamo già indicato delle località pugliesi da visitare nel 2022

e dei comuni più interessanti della bellissima e peculiare Grecìa Salentina. 

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Ortelle, Presicce e Alessano: tre comuni del Salento da visitare

Ortelle: piccoli orti… nelle cave

ortelle - giardino corte di pietra
Corte di Pietra, Ortelle
CIS: LE07505691000017226

Ortelle è un piccolo comune di 2200 abitanti nel Sud del Salento, verso la costa adriatica.
Comoda e interessante tappa se si è diretti nelle più note località di Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca, scoprirete che questo piccolo borgo val bene uno stop.

Il nome di Ortelle viene da Ortedde,  cioè piccoli orti.
Parte del territorio è infatti ancora oggi caratterizzata dalla presenza di piccoli orti ricavati da cave esauste, riconvertite a piccole aree coltivabili dopo avervi portato terre, calce, semenza.

Il centro abitato si caratterizza per case di massimo due piani, con molte tipiche terrazze ma anche ampissima diffusione dei bassi, taverne e scantinati  e scantinati scavati nella roccia.

ortelle
Corte di Pietra, Ortelle
CIS: LE07505691000017226

Presicce, la città dalla storia sotterranea

Presicce, frantoi ipogei
Presicce, frantoi ipogei
pozzi ipogei centro presicce
Presicce

Ancora più a sud, spostata verso il versante ionico prendendo la punta del Capo di Leuca come punto centrale, Presicce è un altro borgo che merita attenzione, per i suoi palazzi di pregio e per la sua “storia sotterranea”.

Ribattezzata “città degli Ipogei”, dalla sua piazza centrale è possibile accedere ai suoi enormi frantoi, vere e proprie città sotterranea in cui un tempo si svolgeva l’intera vita di famiglie e lavoratori.

Una vita buia, laboriosa, dura, c’è da dirlo; qui si lavorava a rotazione continua, perché il mercato dell’olio era molto importante per l’economia locale.

In superficie, la caratteristica delle case e delle aree abitate del centro vedono la presenza di peculiari Case a Corte.
Nel Cinquecento le persone umili, il ceto contadino e operaio il cui sostentamento era legato all’indotto dell’olio, abitavano in stanze con un solo vano e una cantina che si affacciavano su uno spazio aperto centrale, simile a delle piazzette, definite appunto “corti”.

Qui si svolgeva, sia in estate che in inverno, buona parte della vita sociale e famialiare, e si entrava quasi solo per dormire e ripararsi.

L’olio era ovviamente legato non solo alle vite più umili ma anche a famiglie molto ricche grazie a questo oro verde e per questo Presicce è luogo per ammirare bellissimi palazzi nobilairi, tra i quali spiccano Palazzo Ducale e Casa Turrita.

Alessano e il villaggio rupestre di Macurano

Palazzo Remasi- Alessano palazzo nobiliare
Palazzo Remasi- CIS: LE07500291000003346, LE07500291000003370, LE07500291000003366, LE07500291000003359
Palazzo Remasi,
CIS: LE07500291000003346, LE07500291000003370, LE07500291000003366, LE07500291000003359
Il nome stesso della cittadina di Alessano, avvolto da leggenda e poche certezze, è fonte di interesse per i visitatori.
Potrebbe infatti derivare dall’esclamazione di Dedalo, atterrato nella zona dopo il suo famoso volo, “Alae Sanae!“.
La seconda versione dice che il toponimo deriva dalla tradizione secondo cui il fondatore della città fu l’imperatore bizantino Alessio I Comneno.
Toponomastica a parte, Alessano offre la possibilità di visitare un villaggio rupestre di grande interesse archeologico e antropologico, il villaggio di Macurano, considerato il simbolo della cultura arcaica dell’olio per la presenza di due frantoi ancora utilizzati:
trappeto Sauli e trappeto Santa Lucia.
Per arrivare in quest’area che non è area archeologica ma un luogo vivo e frequentato, bisogna andare verso Marina di Novaglie, al bivio per Montesardo, nei pressi del cimitero.

Ovviamente anche il centro storico di Alessano è degno di grande attenzione:

Dai palazzi antichi del suo centro storico sono tra i più pregevoli del Salento, e tra questi troviamo Palazzo Remasi. 

Palazzo Remasi,
CIS: LE07500291000003346,