L’entroterra del Salento è di interesse almeno quanto la sua lunga e variegata costa: centri storici con palazzi di grande valore architettonico e artistico, musei, aree di campagna con la cura della tipica macchia mediterranea.
Oggi parliamo di tre piccoli centri della penisola salentina posizionati nell’entroterra non troppo distante dalla costa, che hanno come particolarità il rapporto con la pietra e il modo sotterraneo del territorio carsico.
Luoghi di interesse storico ma anche con una forte componente mistica, che attira i visitatori che in questi luoghi possono vedere e vivere tradizioni e pezzi di storia altrove introvabili.
Avevamo già indicato delle località pugliesi da visitare nel 2022
e dei comuni più interessanti della bellissima e peculiare Grecìa Salentina.
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Ortelle, Presicce e Alessano: tre comuni del Salento da visitare
Ortelle: piccoli orti… nelle cave
Ortelle è un piccolo comune di 2200 abitanti nel Sud del Salento, verso la costa adriatica.
Comoda e interessante tappa se si è diretti nelle più note località di Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca, scoprirete che questo piccolo borgo val bene uno stop.
Il nome di Ortelle viene da Ortedde, cioè piccoli orti.
Parte del territorio è infatti ancora oggi caratterizzata dalla presenza di piccoli orti ricavati da cave esauste, riconvertite a piccole aree coltivabili dopo avervi portato terre, calce, semenza.
Il centro abitato si caratterizza per case di massimo due piani, con molte tipiche terrazze ma anche ampissima diffusione dei bassi, taverne e scantinati e scantinati scavati nella roccia.
Presicce, la città dalla storia sotterranea
Ancora più a sud, spostata verso il versante ionico prendendo la punta del Capo di Leuca come punto centrale, Presicce è un altro borgo che merita attenzione, per i suoi palazzi di pregio e per la sua “storia sotterranea”.
Ribattezzata “città degli Ipogei”, dalla sua piazza centrale è possibile accedere ai suoi enormi frantoi, vere e proprie città sotterranea in cui un tempo si svolgeva l’intera vita di famiglie e lavoratori.
Una vita buia, laboriosa, dura, c’è da dirlo; qui si lavorava a rotazione continua, perché il mercato dell’olio era molto importante per l’economia locale.
In superficie, la caratteristica delle case e delle aree abitate del centro vedono la presenza di peculiari Case a Corte.
Nel Cinquecento le persone umili, il ceto contadino e operaio il cui sostentamento era legato all’indotto dell’olio, abitavano in stanze con un solo vano e una cantina che si affacciavano su uno spazio aperto centrale, simile a delle piazzette, definite appunto “corti”.
Qui si svolgeva, sia in estate che in inverno, buona parte della vita sociale e famialiare, e si entrava quasi solo per dormire e ripararsi.
L’olio era ovviamente legato non solo alle vite più umili ma anche a famiglie molto ricche grazie a questo oro verde e per questo Presicce è luogo per ammirare bellissimi palazzi nobilairi, tra i quali spiccano Palazzo Ducale e Casa Turrita.
Alessano e il villaggio rupestre di Macurano
Potrebbe infatti derivare dall’esclamazione di Dedalo, atterrato nella zona dopo il suo famoso volo, “Alae Sanae!“.
Ovviamente anche il centro storico di Alessano è degno di grande attenzione:
Dai palazzi antichi del suo centro storico sono tra i più pregevoli del Salento, e tra questi troviamo Palazzo Remasi.