Quando il cielo è plumbeo, quando c’è la neve, quando gennaio ci mostra l’inverno più profondo, è il momento ideale per iniziare a programmare le vacanze estive.
Anzi, è il momento per iniziare a pensare non solo alle destinazione, ma alle esperienze che ci arricchiranno i giorni, alle cose che non dimenticheremo mai, al contatto con le comunità locali e, soprattutto, all’accomodation che può diventare “casa” per i giorni più belli dell’anno.

Il 2023 si appoggia in continuità ad anni di profondi mutamenti, dal punto di vista della consapevolezza ambientale, della consapevolezza sulla fragilità del mondo e della vita, ma anche enormi stravolgimenti nel mondo e mercato del lavoro che hanno influenzato moltissimo le modalità di viaggio e spostamento.

Ma quindi, come si viaggerà nel 2023?

Ecco la previsione di SalentoDolceVita, basata su analisi di mercato, parole scambiate con i nostri clienti, nuovi o affezionati, e forti della nostra esperienza pluriennale nel mondo dell’accoglienza.

Viaggio Sostenibile, in accommodation sostenibili

La sensibilità ambientale è sempre più diffusa non solo tra gli attivisti e tra le persone che fanno, della questione ambientale, una ragione di lotta e di vita;

le informazioni sui cambiamenti climatici hanno portato tutti noi a riflettere sul nostro impatto sul mondo e ovviamente il compartro travel non solo non è esente da tali riflessioni, ma ne è protagonista.

I viaggiatori, nel 2023, prediligeranno la possibilità di essere sostenibili e a basso impatto ogni volta che potranno scegliere di esserlo.

Il legame con tutto ciò che è natura, ambiente, terra, attirerà più che in passato le scelte dei viaggiatori le cui scelte di accommodation per le vacanze ricadranno su masserie, case immerse nella natura o in cui questà è visivamente presente, come nel caso di queste 4 case piene di fascino e natura. 

Trova la masseria che più rispecchia la tua idea di vacanza green, nel Salento 

Viaggio Lento e “approfondito”

Qui, parliamo sempre di impatto, ma non solo sull’ambiente, bensì anche sulle nostre vite, che ha un viaggio o una vacanza.
Non più itinerari nevrotici che prevedono mille tappe per poter portare a casa al massimo una fotografia per ogni luogo.

I viaggiatori consapevoli scelgono sempre più spesso soggiorni lunghi nella stessa destinazione, dove potersi godere il territorio in modo approfondito, conoscerne non solo gli hotspot principali, quelli raccontati su Instagram, bensì anche e soprattutto le chicche che conoscono per lo più gli abitanti.

Soprattutto, torna di moda (finalmente) il privilegio dell’ozio: i viaggiatori vogliono avere il lusso di andare in viaggio in un posto e trascorrere ore, anche giorni, a non fare nulla,  godersi la calma e le “vibes” che ogni luogo dà, in modo del tutto unico e simile solo a se stesso.

Esperienze più importanti delle destinazioni

Negli anni, in particolare negli ultimi 5, abbiamo percepito una crescente voglia dei viaggiatori di vivere un territorio, più che vederlo.
Gli itinerari acquisiscono appeal nell’ottica in cui non regali sono “viste” da fotografare ma momenti da ricordare. 

E i viaggiatori sono diventati sempre più bravi nel distinguere un’esperienza confezionata appositamente per vendere un marchio territoriale e un’esperienza che realmente faccia “vivere” l’essenza di un territorio.

Viaggio… lavorando

Un elemento importantissimo nella nuova gestione delle vacanze e la compresenza di ferie e smart working. Soprattutto per godere del privilegio di periodo di viaggio più lunghi, molti lavoratori smart uniscono le ferie a periodi di smart working.
In quest’ottica, diventa sempre più importante scegliere delle destinazioni amichevoli e accoglienti per lavoratori smart, in cui ci siano connessioni veloci, luoghi in cui poter lavorare.,

Nella scelta delle case e hotel, la connessione veloce diventa un elemento di scelta persino più importante della vicinanza ai centri storici o ai centri con negozi e hub commerciali.

Viaggio di ritorno

Alla voglia di vedere ed esperire nuove mete e destinazioni, cresce già da qualche anno la tendenza a tornare nei luoghi nei quali ci si è trovati bene.
Dalla scelta di tornare, dopo tanto tempo, nel luogo in cui si andava in villeggiatura con la famiglia da piccoli alla creazione di proprie peronali routinedi viaggio, zone di comfort nelle quali tornare almeno una volta ogni due anni.

In quali di queste travel attitude ti riconosci?