GALLIPOLI – La “Città Bella”
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GALLIPOLI – La “Città Bella”

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Il famoso appellativo di “Città Bella” (derivante dalla lingua greca) le calza a pennello. Infatti Gallipoli è sempre risultata attraente, fin dalle sue antichissime origini. Non si spiegherebbe altrimenti come mai sia stata nel corso dei secoli, al centro delle mire dei vari popoli conquistatori: sul suo territorio si sono succedete invasioni e dominazioni da parte di Romani, Barbari, Bizantini, Greci, Normanni, Angioini, Aragonesi, Veneziani, Spagnoli, Francesi ed altri ancora. Il “miele” della città ionica, non c’è dubbio, era ed è stato a lungo il suo porto e le attività commerciali ad esso legate. Anzi, i suoi porti. Sono due, infatti, i luoghi d’approdo e ormeggio delle imbarcazioni, di cui il più antico (il porto peschereccio) sorge nei pressi della Fontana Greca e a ridosso del Rivellino, quasi al confine (segnato da un ponte in muratura del ‘600) tra il borgo moderno (il rinomato corso Roma n’è il simbolo) e la città vecchia. Proprio così, la “Città Bella” ha due anime, e l’altro porto, quello mercantile, fiancheggia una parete di quel centro storico che galleggia su un’antica isola calcarea. Ad accogliervi nella Gallipoli di una volta, sarà il Castello Angioino, struttura difensiva ulteriormente potenziata, in epoca più tarda, dal Rivellino: li osserverete (ma anche riflessi nello specchio d’acqua su cui si adagiano) alla vostra sinistra, mentre sarete intenti a varcare la soglia (il famoso ponte) tra il presente, ricco di fascino, e l’altrettanto attraente passato. Una volta scesi dalla macchina del tempo, poi, vi ritroverete di fronte un intrico di stradine suggestive, dove la storia fiorisce ad ogni angolo: preparatevi ad una carrellata di Chiese (tra cui la maestosa Cattedrale di Sant’Agata, esemplare barocco), palazzi nobiliari ed il frantoio ipogeo di Palazzo Granafei (dove, un tempo, si produceva il fiore all’occhiello del commercio locale, l’olio lampante). Ma Gallipoli non è solo storia, cultura ed arte. C’è il mare (e non a caso l’altro appellativo della città è quello di “Perla dello Ionio”): un manto azzurro e vellutato che ricopre il litorale sud, in prevalenza sabbioso, per una ventina di chilometri e si estende anche a nord, in località Rivabella. C’è la natura: pinete e piante tipiche della macchia mediterranea incorniciano i lidi, ma il vero capolavoro è il “Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo”, un’oasi protetta di ben 700 ettari. A nord di Gallipoli, a quasi un miglio dalla terraferma, si trova l’isola di Sant’Andrea, che prende il nome da un’antica cappella, ha un’estensione di circa 5 ettari. Nel XVIII secolo veniva utilizzata come pascolo per le greggi che venivano trasportate sulle barche dei pastori. Nella parte più alta dell’isola c’era una fonte di acqua dolce che consentiva di abbeverare le greggi. Nel 1866 fu costruito il faro a luce mobile per aiutare i pescatori durante le tempeste. L’isola di S. Andrea costituisce un sito di notevole importanza archeologica con insediamenti dell’età del bronzo. L’area rappresenta l’unico sito di nidificazione, del versante ionico ed adriatico d’Italia, della specie di Gabbiano Corso.

Altra meta attrattiva, il mercato del pesce, è una vera delizia per gli intenditori e gli appassionati di pesce. Ogni mattina, molto presto, già dall’alba, decine di banchi si aprono per accogliere i grossisti e ristoratori ma anche i visitatori ed i turisti che accorrono nella grande piazza della Dogana, accanto al ponte da cui si raggiunge la città vecchia, vicino alla Fontana Greco Romana. Tra le tante cose da ammirare, la suggestiva asta del pesce, con la quale tra urla e schiamazzi vengono battuti i pezzi migliori a chi offre di più. Qui il pesce è freschissimo, ed i pescatori non esitano ad offrire a chi passa davanti ai loro banchi i molluschi aperti con il coltello, cozze, fasolari, ostriche, affinchè se ne possano provare la prelibatezza e la freschezza. Gallipoli è inoltre centro nevralgico di tutto il turismo Salentino; le sere estive sono un continuo flusso di turisti che percorrono i vicoli della città, riempiono i numerosi caffè e locali disseminati sul lungomare per trascorrere poi l’intera notte ballando nelle numerose discoteche presenti lungo la splendida Baia Verde.

Gallipoli è senza dubbio tappa obbligatoria per chiunque visiti il Salento. Sarete rapiti dalla sua straordinaria bellezza, vi perderete nella frenesia della sua movida notturna ed una volta terminate le vacanze e fatto ritorno a casa, non potrete fare altro che accogliere il desiderio di farvi ritorno!

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Gallipoli Città Vecchia
The famous name of “Beautiful City” (derived from the Greek language) fits much better. In fact Gallipoli is always found attractive, from its ancient origins. Not otherwise explain why it has been over the centuries, the center of the aims of the various peoples conquerors: on its territory are succeded invasions and domination by the Romans, Barbarians, Byzantines, Greeks, Normans, Angevins, Aragonese, Venetian, Spanish, French and others. The “honey” of the Ionian city, no doubt, was and has long been its port and commercial activities related to it. Indeed, its ports. Two, in fact, places of landing and berthing of vessels, of which the oldest (fishing port) is located near the Greek Fountain and near the Revellino, near the border (marked by a stone bridge of 600) between the modern village (the renowned Corso Roma none the symbol) and the old town. That’s right, the “City Beautiful” has two souls, and the other port, the merchant, lining one wall of the old town that floats on an ancient limestone island. To welcome in Gallipoli than once, it will be the Angevin Castle, defensive structure further enhanced, in a later period, from Revellino: observe them (but also reflected in the mirror of water on which recline) on your left, and you will be intent on cross the threshold (the famous bridge) between the present, full of charm, and the equally attractive past. Once off the time machine, then you will find yourself in front of a maze of narrow, winding streets, where the history of flowers at every corner: Get ready for a roundup of Churches (including the majestic Cathedral of Sant’Agata, exemplary baroque), the palaces nobility and the underground oil mill Granafei Palace (where at one time they produced the highlight of the local business, the lamp oil). But Gallipoli is not only history, culture and art. There is the sea (and not surprisingly the other name of the city is “Pearl of the Ionian Sea”): a blue cloak and velvet that covers the south coast, mainly sandy, for about twenty miles and extends north, in Rivabella. There is nature: pine trees and plants typical of the Mediterranean shores of the frame, but the real masterpiece is the “Regional Nature Park Island of St. Andrew and the coast of Punta Pizzo”, a protected area of ​​700 hectares. To the north of Gallipoli, nearly a mile from the mainland, lies the island of St. Andrew, which takes its name from an ancient chapel, an area of ​​about 5 hectares. In the eighteenth century it was used as a pasture for flocks that were transported on boats of the shepherds. In the highest part of the island was a source of fresh water that allowed water the flocks. In 1866 the lighthouse was built in cabinet light to help fishermen during storms. The island of St. Andrew is a site of great archaeological importance with Bronze Age settlements. The area is the only nesting site, along the Ionian and Adriatic coasts of Italy, the species of Course seagull.
Another attractive destination, the fish market, is a real treat for connoisseurs and lovers of seafood. Every morning, very early, at dawn, dozens of stalls open to welcome wholesalers and restaurateurs but also visitors and tourists who flock in the great square of Customs, next to the bridge from where you can reach the old town, close to the Greek Roman fountain. Among the many things to admire the impressive fish auction, in which between screaming and shouting are beaten the best pieces to the highest bidder. Here the fish is so fresh, and the fishermen do not hesitate to offer to those who pass in front of their desks clams open with the knife, mussels, cockles, oysters, so if you can try the delicacy and freshness. Gallipoli is also the nerve center of all Salento tourism; summer evenings are a continuous flow of tourists traveling on the streets of the city, filled with numerous cafes scattered along the seafront and then to spend the whole night dancing in the many discos along the beautiful Green Bay.
Gallipoli is without doubt a must for anyone visiting the Salento. You will be enthralled by its extraordinary beauty, you’ll lose youselves in the hustle and bustle of its nightlife, and once you finish the holiday and returned home, you can not do anything but accept the desire to return once again!

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Gallipoli by Night