Cosa vedere a Santa Caterina, località di mare del Salento, frazione del comune di Nardò.
Molto vicina alla sua consorella Santa Maria al Bagno nonché alle coste della lussureggiante Porto Selvaggio, a circa dieci chilometri dalle più note Porto Cesareo e Gallipoli, Santa Caterina è un piccolo gioiello raccolto e custodito di pace.
Con un paesaggio cittadino e costiero che sa di tempi passati, di lentezza e serenità, viene scelto spesso dai salentini per una passeggiata e un gelato domenicale, ma anche come luogo di soggiorno; in particolare, la località di Santa Caterina è adatta
- A chi ama il mare, ma non ama il caos,
- A chi vuole un punto di appoggio sul mare ma vuole esplorare le aree costiere circostanti,
- in particolare se le aree costiere circostanti sono luoghi incontaminati con paesaggi naturali mozzafiato.
Ma veniamo alle cose che ti suggeriamo di vedere e attività che ti suggeriamo di fare a Santa Caterina.
Ecco alcune proposte di SalentoDolceVita per il tuo soggiorno a Santa Caterina
Affittare una barca nel suo porticciolo e andare alla scoperta delle calette
Da Santa Caterina è possibile prenotare dei giri in barca che ti porteranno alla scoperta delle coste rocciose, delle grotte e delle baie di Porto Selvaggio (qui a Santa Caterina siamo affacciati e vicinissimi al Parco Naturale di Porto Selvaggio, dove consigliamo una visita lenta, accurata e rispettosa).
Scavi archeologici
Visita alle Torri di Avvistamento
Tutto il Salento è costellato o, meglio, delimitato sulla costa, da moltissime torri di avvistamento, alcune delle quali sono state anche a lungo abitate dai soldati addetti alla guardia contro le invasioni via mare, e avevano al loro interno anche stalle e piccole aree di allevamento animale, come dimostrano reperti faunistici a seguito di scavi che dimostrano la vita che si svolgeva nelle torri di avvistamento.
La più amata e suggestiva torre di avvistamento del territorio di Santa Caterina è senza dubbio la Torre dall’Alto, che si affaccia sul Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio, ad un’altezza di circa 50 metri.
Il luogo in cui si trova ha un nome che racconta storie, diverse e leggendarie, cioè Il Dirupo della Dannata: una delle leggende dietro al nome è che da qui si buttassero in mare i condannati a morte, mentre una leggenda più diffusa e più fantasiosa racconta che una ragazza vi si gettò per la ragione più comune nelle leggende popolari: non potè coronare il suo sogno d’amore. Il vento che si infrange sulle rocce ha un suono simile ad un urlo, che i pescatori ancora sentono e raccontano.
E forse, non è che il vento e i suoi rumori la reale radice storica del suo nome.
Nome a parte, è il paesaggio circostante e la vista ciò che rende una visita a Torre dall’Alto e al Dirupo della Dannata fortemente consigliata.
Visita il suo punto più alto e le ville Liberty
Passeggiata e relax nel suo centro cittadino
Anche il suo porto è interessante e vivace, soprattutto se vuoi chiedere informazioni alle associazioni che organizzano gite e attività di snorkeling, immersione, vela, trekking.