Non è vero che quando si hanno figli, soprattutto piccoli, si smette di viaggiare, anzi, è vero l’esatto contrario.
Si possono vedere i posti con nuovi occhi, con animo più semplice.
Quando si hanno bambini piccoli si ritorna ad entusiasmarsi di poco, di un albero diverso, di una casa strana lungo le stradine un paese di provincia, di un mare cristallino e del silenzio.
Una famiglia, che i figli siano bambini o adolescenti, è un puzzle di personalità diverse, con ritmi ed esigenze diverse, e viaggiare insieme è una grande scuola di vita oltre che una potenziale origine di divertimento e rafforzamento dei legami.
Ecco alcuni consigli per vivere al meglio un viaggio di famiglia, con figli piccoli o adolescenti, e goderselo in tutte le sue fasi, dalla scelta della destinazione alla preparazione, dal viaggio fino al rientro.
Scelta della destinazione
La scelta della meta da visitare dipende da tanti fattori e, nella scelta, è bene che tutti questi elementi vengano sdoganati e messi in chiaro.
Dal fattore economico al tempo disponibile, dalle energie fisiche di ognuno alle preferenze personali, dai luoghi già visitati alle attività disponibili, scrivete tutto su uno schema cartaceo di modo che nel proporre le destinazioni ognuno tenga presente le necessità di tutti e delle contingenze.
Questa sarà una grande lezione di vita di gruppo.
Responsabilizzare
A meno che i figli non siano davvero piccoli, meglio che tutti si responsabilizzino e preparino da sé le proprie valigie. La mamma (e in alcuni casi il papà) non deve prendersi la briga di fare tutto!
Basta dare un’occhiata e un controllo al sapore di “consiglio” per aiutare i propri familiari (coniuge incluso) a farsi carico del proprio bagaglio.
Questa è la prima lezione del viaggio: ognuno, nella vita, è responsabile del proprio bagaglio personale.
Preferire una casa ad un hotel
Scegliere una casa invece che un hotel, quando possibile, porta con sé una serie di vantaggi.
Ci sono dei costi non solo economici ma anche in termini di stress, che con una casa vengono meno: dal poter cucinare in casa a potersi concedere delle ore di riposo in più prima di riprendere ad esplorare.
Si può vivere la destinazione come luogo simile a casa ma in un posto esotico, nuovo.
Si possono condividere attività anche stando nei confini della proprietà, permettendo a tutti di recuperare energie senza annoiarsi.
Ad esempio, una casa con dei piccoli grandi comfort come una piscina o un grade giardino o, ancora meglio, una masseria, consentono di fare molte attività insieme anche senza allontanarsi.
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Prenotare con anticipo
Prenotando viaggio e accommodation con diverse settimane (o, meglio ancora, mesi) di anticipo è possibile non solo “stare più tranquilli”, ma anche vivere l’attesa insieme, far diventare il viaggio venturo parte di un lessico familiare che sarà ricordato per sempre.
Sarà possibile iniziare a farsi piccole grandi aspettative e itinerari. Ovviamente se si prenota con discreto/largo anticipo, è il caso di prediligere la possibilità di
stipulare un’assicurazione,
che consenta, tra le altre cose, di avere il rimborso della panale in caso di annullamento della prenotazione per cause particolari, come avviene ad esempio prenotando una casa nel Salento con SalentoDolceVita (in particolare, come da art. 7 e 8 del contratto di assicurazione).
Assegnarsi dei compiti
La responsabilizzazione di cui parlavamo prima in merito alle valigie può essere un bellissimo gioco da fare anche nel corso del viaggio. Con la dovuta flessibilità e reciproca collaborazione, sarebbe bello se ognuno fosse “responsabile” di qualcosa.
Qualcuno responsabile della cucina (il che non vuol dire che una sola persona cucina ma che sarà lui/lei a coordinare l’attività), qualcuno delle fotografie (magari la figlia adolescente appassionata di selfie e social), qualcuno che coordina la logistica e qualcuno cerca i luoghi e locali dove andare a mangiare.
Se non si resta troppo rigidi e lo si vive come un gioco, può essere una pratica utile e divertente.